martedì 27 febbraio 2007

Il problema energetico in Italia

Fare un’analisi sull’approvvigionamento energetico in Italia significa confrontarsi con un ventennio di politiche energetiche prive di ogni forma di logica.
Sin dal referendum contro il nucleare costruito sulle paure di Chernobil nel nostro paese si è preferito non scegliere, con la conseguenza che l’energia costa all’Italia il doppio rispetto ai nostri vicini francesi.
E’ solo da poche settimane che abbiamo superato la crisi del gas siberiano e nell’ultima campagna elettorale non abbiamo sentito parlare con la serietà necessaria di politiche energetiche innovative e compatibili con le esigenze del territorio.
La soluzione a questo problema, con l’industrializzazione galoppante dei paesi orientali, diventa ancora più difficile da individuare ma, con un forte incentivo alle energie rinnovabili e con una diversificazione delle fonti energetiche che passi anche per un reinserimento dell’energia nucleare, possiamo vincere questa nuova sfida che il mondo globale ci pone.
Un altro fattore importante da tenere in considerazione è il controllo dei consumi delle risorse energetiche. Non c’e dubbio che una nuova politica edilizia sia un elemento di forte impatto su questo settore, innovare le nostre abitazioni e armonizzarle con i più avanzati sistemi di produzione di energia pulita non è solo una possibilità ma una grande priorità. E’ in ogni modo evidente che con le fonti alternative non si risolvono i problemi di milioni d’imprese che non possono fare a meno di acquistare energia a prezzi ragionevoli per essere competitive sul mercato globale.
Proprio quest’aspetto evidenzia la necessità di riaprire le porte al nucleare che, attraverso una nuova stagione d’investimenti, si può evolvere verso sistemi avanzati che in un futuro vicino potranno rispondere all’irrisolto problema dello smaltimento delle scorie e dei fenomeni di radioattività ad esse connessi.
Tutto questo però si può fare solo se le autorità locali sapranno mettere da parte l’opposizione indiscriminata verso ogni forma d’installazione tecnologica (vedi la situazione della Campania) per trovare, invece, la forza di scegliere anche quando si corre il rischio di essere contestati piuttosto che apprezzati.

2 commenti:

FDF Rock N Roll ha detto...

Certo,sono daccordo,dovremmo anche ricordarci mentre sprechiamo tutto all'inverosimile,che siamo solo di passaggio.

Anonimo ha detto...

1 risparmiare già da dentro casa.
2 pannelli solari.

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